PALERMO – CHIESA DI SAN GIUSEPPE DEI TEATINI

La Chiesa di San Giuseppe dei Teatini sorge nel cuore di Palermo.

Edificio in stile barocco, deve vicende storiche ed architettoniche all’ordine dei Padri Teatini presenti in città dal 1600.

A causa dei gravi danni subiti durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, fu necessario ricostruire del tutto la volta centrale e la pavimentazione.

La facciata è ornata ai lati da paraste sormontate da capitelli corinzi. In alto chiudono la composizione architettonica architrave e timpano triangolare. Al centro della struttura, sopra al portale circondato da colonne, è collocata la statua settecentesca di San Giuseppe.

L’interno, di notevoli dimensioni, è diviso in tre navate. La controfacciata accoglie un organo e le pareti laterali una serie di altari, tra cui si segnalano quelli dedicati alla Vergine Maria.

Sul lato sinistro della chiesa, infatti, è custodita l’icona della “Madonna della Provvidenza”, che rimanda al miracolo compiuto dalla Madre di Cristo nel XVII secolo. Il 7 gennaio 1668 un colpo di scalpello forò la roccia da cui zampillò dell’acqua, venne così alla luce una miracolosa sorgente, a cui tuttora i fedeli attingono acqua dalle proprietà prodigiose, in grado di risanare  malattie fisiche e spirituali.

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VITERBO – CASA DI VALENTINO DELLA PAGNOTTA

Si erge sul lato sinistro di Piazza San Lorenzo, fulcro storico e religioso del Capoluogo viterbese.

In epoca rinascimentale l’edifico fu residenza di Valentino della Pagnotta, priore della città.

Lo  stile appare duecentesco anche se la costruzione risale al XV secolo. La facciata è costituita da due archi a tutto sesto sorretti da una colonna; più in alto due finestre a bifora.

I bombardamenti della seconda guerra mondiale causarono il crollo di una parte dell’edificio.

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UN PRESEPE RURALE

Tuscania, cittadina del Viterbese al confine con la Toscana, ospita dal 25 dicembre 2015 un interessante presepe artigianale, ideato dall’imprenditore agricolo Angelo Tenti. Dettagli legati alla campagna e alle tecniche di coltivazione sono i protagonisti di questo interessante allestimento, visitabile, su richiesta, in ogni periodo dell’anno.

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VITERBO LA CITTA’ DEL PROFFERLO

Il centro storico di Viterbo conserva opere architettoniche di rarità e pregio; ne sono un esempio i “profferli” che ornano gli antichi quartieri di S. Pellegrino e Pianoscarano.

Si definisce profferlo l’elemento architettonico, di epoca medievale, tipico del Viterbese. Si tratta di una struttura elegante e raffinata, costituita da una scala che costeggia la facciata di un edificio, solitamente signorile. La scalinata conduce ad un balconcino che dà accesso all’abitazione. Sotto la piccola loggia si apre un arco che custodisce la porta di un ambiente adibito a cantina.

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CASTELLO ALDOBRANDESCO DI ARCIDOSSO

Il castello aldobrandesco sorge nel cuore dell’abitato di Arcidosso, antica cittadina toscana sul Monte Amiata.

La rocca, edificata nel IX secolo per volere della famiglia Aldobrandeschi, cinta da torri e mura merlate, poggia su basamenti a scarpa e si sviluppa su due piani. Nel XIV secolo passò alla Repubblica di Siena, a seguito dell’assedio guidato da Guidoriccio da Fogliano; in epoca rinascimentale entrò a far parte del Granducato di Toscana.

Attualmente all’interno ospita un piccolo spazio espositivo.

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Viterbo – Cattedrale di S. Lorenzo, abside

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La cattedrale di Viterbo, edificata sul Colle del Duomo, già sede dell’antica città etrusca, è uno degli edifici religiosi più importanti della città.

Sorge accanto al Palazzo dei Papi, dove avvenne il Conclave più lungo della storia (1268-1271).

Il Duomo, come molti edifici viterbesi, fu gravemente danneggiato dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. L’edificio, a seguito alla sua ricostruzione, mostra tuttora un nuovo aspetto.

L’immagine che vi proponiamo ritrae l’ombra del Crocifisso, che orna l’altare maggiore, proiettata sull’abside. Un turista, dopo aver ascoltato i racconti del bombardamento aereo subito dall’edificio, fa notare che quell’ombra sembra richiamare proprio la forma di un aereo… Quasi ad esorcizzare un periodo da lasciare alle spalle…

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MARCHE – FESTA DELLA VENUTA DELLA SANTA CASA

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La notte del 9 dicembre tra Marche ed Umbria ricorre la festa della “Venuta della Santa Casa”, antica tradizione per la quale vengono accesi grandi fuochi in campagna ed in città.

Il 10 dicembre infatti si celebra la Madonna di Loreto, in ricordo della traslazione della Santa Casa, abitazione di Gesù, che, in epoca medievale, da Nazaret sarebbe giunta in modo prodigioso fino a Loreto (AN). L’accensione di fuochi ha l’intento di illuminare il viaggio della Casa.

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VIA FRANCIGENA – PERCORSO GIUBILARE

Tra pochi giorni avrà inizio il Giubileo. Il territorio viterbese già nel Medioevo era percorso da un buon numero di pellegrini di diverse nazionalità, diretti a Roma.

La Via Francigena, itinerario di fede che attraversa la Tuscia da Proceno a Monterosi, forniva dunque ospitalità a fedeli e viandanti, i quali, proprio in occasione degli anni giubilari, sostavano in preghiera presso i principali luoghi di devozione, come la Basilica di Santa Cristina di Bolsena, San Flaviano a Montefiascone e tanti altri.

Per conoscere ed approfondire i luoghi sacri della Francigena, potrete fare riferimento a TurismoVirale, che, per tutto l’Anno Santo, sarà a disposizione per visite guidate ai principali edifici religiosi del territorio altolaziale.

 

Info e prenotazioni: www.turismovirale.wordpress.com, turismovirale@gmail.com o pagine Twitter e Facebook.

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IL LAGO DI BOLSENA

Di origine vulcanica, il Lago di Bolsena occupa una superficie di 113,5 kmq, a nord di Viterbo e al confine con Umbria e Toscana.

L’ambiente, in alcuni tratti del tutto incontaminato, è caratterizzato da una ricca fauna costituita da lucci, carpe, tinche, anguille, accanto a gabbiani, aironi, cigni. Le coste mostrano in prevalenza prati e canneti.

Al centro dello specchio d’acqua sorgono le isole Bisentina e Martana, che possiedono un’interessante  patrimonio storico-ambientale.

L’agricoltura, principale attività locale, è legata alla coltivazione di prodotti come vite, ulivo, ortaggi e legumi. Ricoprono un ruolo significativo anche pesca e turismo.

Sul lago si affacciano diversi Comuni, che promuovono, in ogni periodo dell’anno, eventi all’insegna della tradizione, come feste popolari, sagre e degustazioni di prodotti tipici.

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"Come sempre suole accadere in un lungo viaggio, alle prime due o tre stazioni l'immaginazione resta ferma nel luogo di dove sei partito e poi, d'un tratto, col primo mattino incontrato per via, si volge verso la meta del viaggio e ormai costruisce là i castelli dell'avvenire". (Tolstoj)